Fire – A nite in the verona Arena

Quando bruce al primo bis è salito sul palco e ha intonato questo suo vecchio pezzo allora è stato chiaro a tutti perchè lui è il più grande.

Non solo è un grande entertainer che riesce a tirarti fuori l’anima dal palco anche con una canzone sconosciuta, non solo la sua voce calda e avvicente passa dal soul al country come io mi compro materiale tecnologico.
Bruce è un grande scrittore con testi e musica che ti muvono dentro.

Certo le sue interpretazioni dei pezzi folk music sono una gemma rara di creatività e coraggio in un mondo della musica plastificata ma quando lui canta fire e tutto il pubblico lo segue nota per nota avvinto dalla passioen capisci che bruce è la sua musica e che tutto sommato sei li per sentire i pezzi che ti hanno fatto crescere e quelli che ti hanno emozionato.

Fire è stato l’apice di una serata partita ancora una volta lenta, quasi ammazzata dallo stridulo cantare della sua red headed woman …. e poi fatta risorgere da bobby jean che ci ha scladato gli animi e resa incandescente dalle canzoni più veoloci e coinvolgente delle seeger sessions.

L’unico rammarico che il proverbiale sorriso di bruce si sia visto solo verso la fine ma la magia è sempre li e ora dopo 3 concerti folk folk soul sono pronto al ritorno al sano rock and roll.

Non necessariamente con la e street band ma voglio del rock con la sua voce la sua chitarra urlante e voglio cantare a perdi fiato le canzoni che mi hanno fatto innarmoare di lui.

Con tutti questi limiti non posso che dire grazie ancora una volta a bruce che ha dato tutto sul palco e ci ha regalto a tratti del vero new orleans jazz e che ha saputo trascinare un arena in canti e balli sfrenati.

Appare chiaro come le SUE canzoni che siano folk e rock hanno un energia diversa per il pubblico basti vedere come American Land e How can a poor man trascinino il pubblico con una badalands.

era in forma

Come titolare il pezzo sul concerto di bruce a bologna se non con il tormentone del bellissimo libro di Morozzi accecato dalla luce?

Ieari sera ancora uan volta bruce mi ha preso l’anima mi ha dato una scossa e mi ha fatto piangere e ridere ballare e riflettere in 2 ore di musica orgasmica.

18 elementi che tutti assieme costruiscono un sound pazzo e coinvolgente.

Un pubblico che passa dalle ulra scatenate al silenzio rispettoso in pieno accoredo con l’anima di un concerto che racconta il mondo moderno attraverso canzoni antiche.

Il cuore dello spettacolo sono ancora le canzone di the seeger sessions ma i punti forti sono i rifacimenti del suo repertorio.

Atlantic city trova una nuova e bellissima veste forse la migliore di quelle con band … the river diventa cupa e anche se non migliore di quella dello storico album scuote le anime.

Vorremmo tralasciare l’inizio un po lento e macchinoso figlio di un tour che sta ricominciando dopo qualche mese di stop,

Ci conentriamo sulla varietà degli stili e l’ecleticità di un band che passa dal country di jesse james al waltz di if you shoul fall befind, dal soul grazie alla voce dell’immenso mark anthoy tohmson al rock scatenato dove i violini urlano e strepitano come fumanti chitarre elettriche.

La versione di If I shoul fall behind ci dice che certamente le voci di baruffa in casa springsteen sono vere e american land che chiude lo show ci dice che bruce è ancora capace di scrivere rock scatenato ed adrenalinico che scuote le coscienze e fa muovere i piedi.

Avremmo voluto un concerto un pochetto più lungo e una riedizione della canterina ram rod ma non era sera e ancora una volta ci siamo alzati con la soddisfazione di aver rivisot ancora una volta lo springsteen miracolo e con la sete e la fame di vederlo di nuovo a verona più da vicino frontali e in un ca cornice che saprà esaltare una musica che va alle radici della musica moderna.

 

1. John Henry
2. Oh, Mary, Don’t You Weep
3. Old Dan Tucker
4. Eyes on the Prize
5. Jesse James
6. Atlantic city
7. THE RIVER ( Tour Premiere, and in this "Irish version" World Premiere )
8. Oklahoma Home
9. If I Should Fall Behind
10. Mrs.McGrath
11.How Can A Poor Man Stand Such Times and Live?
12. Jacobs ladder
13. We Shall Overcome
14. Open All Night
15.Pay Me My Money Down
16.You Can Look (But You Better Not Touch)
17.Mcor
18.When the Saints Come Marching In
19.THIS LITTLE LIGHT OF MINE ( World Premiere )
20.American Land

 

 

ps nelle prossime ore le foto dell’evento e un racconto meno tecnico di una serata eccezionale.