pensieri in metropolitana

Ero li che leggevo il giornale con le sue mille crisi e vedevo la gente intenta a giocare con il cellulare e a telefonare …
E pensavo che se crisi sarà avremo meno soldi per tutto e torneremo ai vecchi piaceri della famiglia e avremo la possibilità di gustarci di più lke piccole cose e i sorrisi.
Riscopriremo il piacere che vi è nelle relazioni interpersonali e meno il piacere dei regali e degli oggetti che ci compriamo.
D’altra parte ne sono conscio che molti dei soldi che spendo li spendo nel tentativo di farmi dei regali perchè la sfera affettiva non mi soddisfa.

C’è chi si compra la macchina, chi un vestito nuovo io mi compro un cellulare sono le cose della vita.
Con meno soldi da spendere ogni cosa avrà maggiore valore e anche i sorrisi saranno più importanti.

CErto che questo ci porterà all’inizio ad essere più tristi ma forse matureremo e impareremo molte cose e avranno maggiore importanza cose che ci danno fastidio come il riciclo ed il risparmio energetico.

Abbiamo la possibilità di ritrovarci e costuire un mondo migliore se lo vogliamo, quando il papa dice che cristo è l’unica ricchezza vera ci dice che la nostra ricchezza sta nel nostro cuore anche se ce lo dimentichiamo spesso…. io per primo ….

Che in mezzo a tante parole vorrei gratificarmi con il samsung omnia oppure con il nuovo ipod da 32 giga … insomma vorrei gratificarmi spendendo i soldi salvo poi scoprire che non avere nessuno con cui condividere la gioia del mio acquisto è come non averlo.

Insomma il problema è anche che in metropolitana avevo avuto una intuzione geniale sull’affetto il denaro e cose simili solo che me lo sono perso ed è rimasto questo panegirico: ve lo consegno così com’è pochi avranno la pazienza di leggerlo tutto …e chissà magari nei commenti metterò la conclusione che avevo in testa.
Perchè le idee sono come le maree per chi non conosce il mare : dei fenomeni affascinanti la cui periodicità è assolutamente imperscrutabile, vanno e vengono quando vogliono loro ….

recessione 2

Com’è che l’unico giorno in cui la borsa è andata bene è stato quello in cui il governo americano ha bocciato il piano di salvataggio? 

QUa mi pare che la dietrologia si sia impossessato di tutto e che se uno vede nero allora è più nero del nero … forse dovrebbero andare tutti in vancaza per una settimana chiudere su baracca e burattini andare a distendersi i nervi e poi ricominciare …. 

Perchè il panico chiama panico la tenzione chiama tensione … 

dovremmo coniare un nuovo slogan: 

Fate all’amore non andate alla borsa