Mala tempora currunt
Ogni mattina e ogni sera e anche varie volte durante la giornata mi trovo ad aprire le pagine dei siti di calciomercato desideroso di scoprire le manovre del milan.
E ogni giorno rimango deluso leggendo storie degne di un cattivo emule di Zola: poverta. mancanza di idee e prospettive di un futuro sempre più bieco.
Se anni fa ebbi a definire il calciomercato la fiera dei sogni adesso è diventato la fiera del pauperismo.
Io non riesco a capacitarmi di come una società che viene valutata da Forbes 900 milioni di euro (o dollari) e che si è appena qualificata per il preliminare di champions league non abbia i soldi nemmeno per competere con il mercato della fiorentina o della lazio.
Qualcosa non mi torna nella vulgata che ci viene propinata ogni di dai pennivendoli della penisola.
rimane da capire se questi narratori delle fantasie del mercato siano li per cercare di mostrare quando berluconi e il suo milan siano diventtati avveduti nelle loro spese: contriti e pronti a capire il momento difficile della nazione e dei suoi abitanti. Motivo per cui i giocatori vengono pagati il minimo e stipendiati con emolumenti in linea con l’evoluzione dei guadagni degli italiani.
Oppure se la vulgata sia tarata per mostrare un Berlusconi sempre più povero, dimesso ed in ritirata come Bonaparte dopo waterloo ..
certo è che mi diverto molto poco a leggere di gente che appare sempre più incompetente nel gestire un’azienda non certo piccolo o con poco successo negli ultimi 20 anni.
Se, come ho spesso postulato, il calcio in qualche modo anticpa l’evoluzione del paese mala tempora curunt e la crisi sarà ancora bieca nera e senza nessuno che abbia la capacità e la fantasia per sfruttarla per uscirne con un paese più ricco e florido.
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