il gatto ma
Il sole splende luminoso nel cielo di Parigi mentre la città si risveglia, i clackson delle macchine suonano nervosi per un camioncino che si è fermato in mezzo alla strada, dalle panetterie esce fragrante l’odore delle baguette e dei paine o chocolatte appena sfornati. Una signora sta pulendo l’ingresso del palazzo, sbuffa tra se se mentre cerca di tenere lontano la marea di polvere e calcinacci che si scatena dal palazzo in costruzione di fronte. Il marito la chiama lei posa un attimo la scopa per rispondergli, il lontananza sente un flebile suono, come di un bambino che piange, si guarda attorno, non sente più nulla e ricomincia a passare la scopa. Canticchia una vecchi canzone della Piaf per tenersi compagnia all’improvviso qualcosa di piccolo e peloso le sfiora le gambe, salta sul gradino trattenendo a stento un urlo di disgusto, la scopa in alto sopra la testa pronta a colpire l’assalitore … Il marito esce e vede la donna seduta sui gradini piegata in avanti, sembra piangere la scopa buttata in terra … il viso burbero si fa dolce prende la moglie per le spalle vuorel consolarla. lei si gira sorridedente e le mostra un batuffolo di pelo nero tra le mani è un micino piccolino che fa le fusa le orecchie idietro il musetto dolce magro magro tutto peli ed ossa. Lo portano in casa e lo pasano delicatamente davanti ad un piattino di latte, il gatto annusa dubbioso poi comincia a a leccaer facendo le fusa. Un suono di campanello e si apre la porta il gioioso “bonjour” del piccolo A. inonda la casa sempre sorridente è passato a mostrare la sua ultima macchinina quando vede il micino che beve il latte lo guarda pieno di gioia si accuccia vicino e comincia ad accarezzarlo. Il gatto lo guarda dubbioso poi ricomincia a mangiare, la mamma spazientito la chiama dalle scale ” Andrea dai che andiamo … Andrea dove sei dai …. che hanno da fare excuse mois madame … Andrea ” ” A c’èst rien madame il est tre simpas votre fis ” “Andrea andiamo dai di ciao a Mme Leculliers e andiamo” Il piccolo Andrea guarda la mamma e indica il gattino, ” Andrea che bel gatto si dai andiamo ….” Mme leculliere guarda la mamma e le dice “Le chate c’est pas a nous, noue le pouvon pas tener il sembre que votre fis il aime le chat … poirquoi pas ” ” A madame je ne sais pas, il feut que je ne parle avec mon marie je vai vous faire savoire quelque chose ces soire …. Andrea dai andiamo …. ” Andrea guarda la mamma con il gattino tra le braccia ” Dai Andrea hai sentito no … ne parliamo sta sera con papà piacerebbe anche a me avere un gatto …. ma dobbiamo sentire anche cosa dice papà” Andrea prende la mano della mamma mentre fa ciao ciao con la manina al piccolo amico si allontanano su per le scale. Quando la sera suona corre alal porta …. papù è sorridente e tra le mani ha il piccolo gatto glielo mette tra le mani e Andrea lo coccolo lo accarezza, il gatto si lascia stropicciare senza colpo ferire dolcissimo … a vederli assieme sembrano proprio due fratelli. Una sera irmane chiuso in bagno, è tutto buoio e ha fame con le zampette cerca di aprire la porta ma niente, si accuccia pensoso davanti alla porta da lontano sente il festante miagolare di altri gatti che corrono felici per i tetti, salta sul davanzale della piccola finestra ceh si apre quando la porta viene chiusa. Ma salta sul davanzale, davanti a lui si aprono i tetti di parigi, vedi altri gatti che corrono felici e giocano tra loro, ispira a pieni polmoni l’aria di autunno, e salta il pelo nero brillante sotto la luce della luna piena, sembra quasi vestito con uin frack. Passa la notte a riconcorrersi con gi altri gatti, e a giocare con loro, i suoi balzi precisi ed i soui lunghi baffi rubano il cuore di tante gattine …. Al sorgere del sole sente la mancanza di casa, gli manca andrea e le sue carezze, il cibo preparto da mamma, il suo naso lo aiuta a tornare a casa sale per le scale di servizio dalla casa si sentono le grida di mammma che lo chiama, Ma lancia un possente miangolio, mamma si apre la porta e lui si infila in casa e corre veloce da Andrea e lo sveglia con una leccata sul viso.
Andrea non sa niente delle otte che avvengono tutte le sere di come Mamma e Papà cerchino in tutti i modi di evitare che Ma scappi fuori dalla finestra, e di come lui ogni sera vada “in vita” nel suo Frack nero e torni a casa tutte le mattine con l’aria beffarda del viveur che ha vissuto la notte. Quando arrivano le vacanze estive Ma viene lasciato ad un amica di famiglia in una villa vicino a Versalles. un luogo splendido immerso nel verde, Ma si annoia non ci sono i suoi amici gatti ne Andrea con cui giocare popi un giorno la vede in lontanza bellissima, la più bella gatta del mondo; che coda ritta ceh vello maculato bellissimo, cerca di avvicinarla ma nulla appena lui cerca di dire Miao lei scappa e si nasconde nel bosco, e a Ma non resta che fare altro che tornare ad annoiarsi. Un miagolio arrabbiato raggiunge le orecchie di Ma che è addormentato su una sedia nel portico che fa verso l’immensa foresta, l’aria gli porta l’odore della Gatta piena di paura, Ma scatta la cerca per il bosco e la trova vittima dell’attacco di due gatti, ferita è riversa su una roccia ma si batte come un forsennato, la botta di uno dei gatti lo spinge a sbattere contro il tronco di un alber, un po intonto si rialza, tutta la sua energia in un solo balzo gli da sconfiggere il più forte degli assalitori che scappa con il suo compare. La Gatta riempie Ma di fuse e gli pulisce le ferite Ma fa lo stesso per lei, corrono felici per il bosco cacciando per mangiare e lottando per tenere lontano chi vuole invadere il loro territorio.
Passano i mesi la famigli si allarga, MA diventa ancora più robusto e battagliero il pelo un po meno nero. la testa piena delle cicatrici dovute alla lotta nei boschi, ognui tanto passa dalla grande villa e cerca con l’olfatto l’odore della sua vecchia famiglia, dopo molti mesi lo sente e entra in casa salta tra le braccia di Mamma e lecca il viso ad Andrea poi scappa tra i boschi alal sua vita alla sua nuova famiglia ….
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