di spazi bianchi sul giornale e di echi di primavera
Ho sempre camminato leggendo, un tempo il giornale o un libro adesso il cellulare e ho sempre avuto un volto che ispirava fiducia nelle anziane signore che mi trovavano per strada. Mi chiedevano e chiedono tutt’ora di aiutarle a prendere le cose negli scaffali alti, mi chiedono informazioni … e una signora a Riccione si raccomandò di rimanere sempre un ragazzo pulitoe ed educato e di non cadere nelle tentazioni della vita della città … (come se uno andasse a riccione per fare vita monacale … che poi l’abbia fatta questa è un’altra storia)
Un giorno mentre fermo al semaforo consumavo con occhi avidi le notizie del giorno una anziana signora mi saluta con fare bonario e mi dice “il giornale è pieno solo di brutte notizie legga gli spazi bianchi.” Ho sorriso alla vecchietta e sono passato a leggere le ultime mirabolanti campagne acquisti del Milan, oasi di pace e di sogni in un mare di notizie men che serene.
Oggidi leggere il giornale è un innno alla depressione … la terza pagina non esiste più, la pagina sportiva è, soprattutto per i milanisti, un inno alal decandeza con il sapore acre dell’incendio di Roma e le grida del sacco dei Barbari che si portano via i gioielli della città eterna.
In mezzo ad articoli di costume che sembrano innegenti al o tempora o mores, articoli di politica che ci mostrano non solo il latrocinio imperante della nostra classe politica ma anche la loro pochezza intellettuale oltre che morale.
Sembra che l’autore della storia italiana sia diventato il Verda o qualche suo emulo verista e noi ci sentiamo sempre più poveri, sempre più derellitti.
Leggendo i giornali il mondo sembra sempre più sporco incazzato ed in guerra non so bene se sia causa o conseguenza della crisi ma l’umanità pare aver perso ogni serenità e fiducia verso il futuro e leggere il giornale ogni mattina ti porta in un abisso di tristezza che porta poca speranza nell’iniziara la giornata lavorativa …
La signora incontrata per strada nella sua semplice saggezza aveva ragione perchè informarsi rende tristi e depressi e ci fa sentire impotenti come se ci avessero tagliati le mani, ma è anche vero che senza guardare in faccia il nemico non possiamo affrontarlo e se non lo affrontiamo non possiamo rendere questo mondo migliore e cercare di uscire dalle sabbie mobili dove l’umanità intera sembra essersi calata quella sensazione sgradevole del correre per rimanere fermi
Siamo in un momento di cambiamento, in uno di quei momenti che quando capitano a me con il loro misto di tensione, di paura del futuro chiamo momenti parto … perchè stiamo rinascendo e come i bambini che escono dalla sicurezza ovattata del pancione della mamma siamo esposti con i nostri sensi acuti e vigili ad un mondo brutto sporco rumoroso e troppo luminoso e quindi spaventati urliamo e ci dibattiamo alla disperata ricerca di un luogo sicuro.
I neonati trovano sicurezza dentro nel caldo abbraccio della mamma e nel suo odore dolce e ricco di sicurezza e protezione, invece noi adulti possiamo solo muoversi occhi acuti a cercar di rendere il mondo attorno noi migliore.
Con un sorriso una carezza e cercando di godersi i momenti belli che piccoli come fiori che spuntano in mezzo alla neve possono illuminare il nostro mondo e regalarci un sorriso anche nei momenti più cupi e scuri della nostra vita
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