Sguardi sperduti nella nebbia
Ero tutto gasato per il Superbowl: uno dei miei giocatori preferiti era risorto alle ceneri dell’infortunio al collo per conquistare tutti i record che un qb NFL potesse battere in una stagione.
Poi ho visto il suo volto teso, il continuo mulinare delle braccia per sciogliere le spalle e mi sono detto … uhm… qualcosa non torna.
Ed infatti pronti via e Payton Maning ed il suo centro non si capiscono: Safety.
Una scena da un incubo più che da finale del campionato NFL.
Un altro scorcio di Manning in panchina seduto, con lo sguardo perso nel vuoto, la postura più da commentatore del giornale al bar del paese che da atleta che stia vivendo la giornata clou della sua professione.
Manning è un giocatore fortissimo ma troppo troppo emotivo e nelle grandi partite perde la sua tranquillità e fa cazzate, cerca di fare troppo e cerca di vincere lui la partita perché è il prescelto.
Ieri sera sul secondo intercetto doveva mangiarsi la palla invece di giocare all’hero ball.
La vittoria di Seattle cambierà molto nella lega perché ha vinto un allenatore amico dei giocatori, capace di farli sentire parte di una grande famiglia, ha vinto un QB considerato troppo basso e troppo poco preciso per giocare nella lega, ma che ha una personalità da generale e le cui truppe morirebbero per lui.
Questo superbowl è stato epocale, come quando i 49rs vinsero suggellando il genio offensivo dell’allenatore di quella squadra e di Joe Montana.
La squadra di Seattle è giovane e con molti rookie contratcts e quindi ha la possibilità di stabilire una dinastia.
Solo il tempo dirà, anche perché nella sua division ha l’altra squadra più forte della lega quei 49rs che grazie a Jim Harbaugh è diventata una perennial contender.
Altra squadra costruita su una difesa feroce e con un qb dalle gambe fortissime.
Purtroppo non ho visto il seocndo tempo della partita ma mi rimarrà impresso il vonto di Manning giocatore sconfitto ancor prima di entrare in campo i cui occhi mi ricordano quelli dello Zaccheroni a fine corsa nel Milan o quelli di Mazzarri ieri sera in panchina con l’Inter.
(saranno stati felici gli inserizionisti che avevano i loro sport programmati verso la fine del supe bowl, l’audience sarà stata attentissima )
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