Lo studioso, scienziato premio nobel ci ha dato il suo illuminato parere sul fatto che gli uomini di colore siano meno intelligentidi quelli color rosa o bianco e forse si è dimenticato di dire meno furbi di quelli con gli occhi a mandorla.
Ora parole che possono essere bollate come razziste oppure come qualunquiste però una cosa non deve essere dimenticata.
L’intelligenza non è un fattore assoluto, certo noi tendiamo ad associarla con le capacità logiche e di parola e quindi tendiamo a misurarla secondo i canoni della nostra "cultura" e del nostro modo di pensare.
Ogni cosa viene misurata per confronto tant’è che a parigi vengono conservati gelosamente il kg e il m campione perchè se non ci fosse un assoluto che indica il valore della misura tutte le misure sarebbero soggettive.
Ecco per l’intelligenza non esiste un m o un km campione assoluto ci vogliono intelligenze e capacità diverse a seconda della cultura dell’ambiente dove si è cresciuti e forse anche per come si è sviluppato il cervello.
Certo ogni volta che si va a parlare di diffferenze tra gli uomini che hanno aspetto diverso si entra nel pernicioso campo del razzismo ma ricordare che siamo tutti diversi che la storia delle generazioni precedenti ha plasmato quella attuale non è mai sbagliato.
Ci dichiariamo evoluzionisti ma ogni voltache tendiamo a dire che gli uomini e le donne con avi e storia differente sono diversamente abili succede un guaio e entriamo nel qualunquismo e pare quasi che gli uomini siano davvero creati tutti uguali.
Uomini donne sono tutti diversi con capacità diverse e sono stati plasmati in maniera diversa da infintii fattori questa diversità deve essere un plus che fa si che il mondo possa evolvere perchè porta a guardare le cose dell’universo con occhio differente.
Essee diversi non deve però creare un pregiudizio che impedisca a ciascuno di noi di arrivare da nessuna parte.
Esistono infinite strade per arrivare a ciascun risultato e dove non si arriva con l’intellingenza gnoseologica o logica si può arrivare con altre cose è la bellezza della natura umana e non dovremmo mai dimenticarla cercando di dire che siamo tutti uguali e quindi omologati e quindi meno liberi per questo.
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