Sotto la pioggia
Il viaggio in treno mi è sempre piaciuto, sei seduto in mezzo a varia umanità intenta a leggere, pensare chiacchiere mentre fuori il paesaggio diventa sempre più agreste.
Il viaggio sui treni reale ferrovie nord Milano hanno un sapore di un viaggio nel tempo. Saranno 25 anni che li prendo per andare sul lago e rappresentano molto bene i mutamenti del modo di viaggiare e del tempo.
Allora prendevo vecchi sgangherati treni alle 4 del pomeriggio, carrozze anziane ed eleganti con sedili di velluto lisi dal tempo e carichi di storie. Ora treni modernissimi con splendidi ed asettici sedili di plastica. Prima di partire selezionavo con cura le
cassette da ascoltare. Dovevo essere pronto a qualsiasi mutazione di gusto lungo il viaggio, due libro sempre con me fosse mai che rimanessi senza nulla da leggere. Oggidì nel mio cellulare ho l equivalente della mia collezione musicale per 10, è raro che scelga cosa ascoltare lascio fare allo shuffle , leggo soprattutto internet e faccio f5 frenetici sui siti di calciomercato (questo è tema per orgoglio-casciavit.com). I viaggi di allora erano un misto di deportazione verso l eremo sul lago
e di ritorno in famiglia dopo il
Pomeriggio di libertà a Milano adesso sono boh oggi sicuramente sono carichi di malinconia. Il cielo brumoso e la pioggia che tempesta i finestrini mi ricordano le sere di novembre in cui raggiungevo i miei al lago, preoccupato di dover raccontar l ultimo insuccesso scolastico, sognante di conoscere qualche simpatica ragazza di ritorno da un pomeriggio di vasche a Varese … Insomma
Il tipico mondo di preoccupazioni e di sogni di un adolescente …
Oggi invece vivo la presenza dell assenza perché arriverò la e
Non troverò il mio papà ad aspettarmi con l ombrello il suo giubbotto verde liso ricordo degli anni in America. Arrivati in cima alla
Salita non troverò smarties ( la nostra
Gatta calico) che scappa dentro casa insieme a noi ed in tv non ci sarà il secondo tempo di una partita di basket. Viaggiare sul treno è un viaggio nello spazio e nel una passeggiata nel mondo dei ricordi ed una malinconica sonata per violoncello …
Il tempo non aiuta la malinconia dei 16 anni che furono, di un Milan sempre più triste, di un futuro meno radioso di quello immaginato da adolescenti e soprattutto la mancanza di lui e della sua totemica presenza che con la sua calma e raziocigno sembrava rendere tutto più chiaro e meno spaventoso
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